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Peak di felicità dell'anno raggiunto, altro che i relief di mezzo secondo a cui mi sono tristemente assuefatto, per chi volesse leggere.
Vado a una festa a Roma, da solo, eh vabbè ok, arrivo e come potevo prevedere faccio niente per un oretta buona, tipo ascolto musica che non mi piace manco troppo, mi faccio due chiacchiere letterali tanto per non sentirmi del tutto fuori luogo con gente simpatica (venuti loro da me obv) ma manco troppo. Sto per andare via, riprendo la giacca ma decido di farmi un ultimo giro fuori. Vedo due gruppettini che si presentano, nel modo più cringe concepibile mi presento "già che non vi conoscete manco voi", però questi son simpatici, parlo soprattutto con uno per una mezz'oretta buona, non so chi è in quel momento. S'ascolta Caparezza, sta lì perché si forse è più alternativa di una disco ma non è che sia proprio un appassionato di niente che ruota attorno a quella serata (che era tipo festa dark goth) manco lui. Poi vabbè sembra introverso, vuole un drink per sciogliersi, non beve spesso, insomma ci capiamo. Finché non lo chiamano per nome i due suoi amici, ha un nome strano, lo guardo in faccia. Impossibile che sia lui, però a quel punto ero certo. "Ma abiti a Monterotondo?" "Si" "ma guarda che ti conosco, sei X e abiti in via Y" Lui che giustamente non poteva riconoscermi (ho un nome più comune e sono stra cambiato) rimane un attimo incredulo. È l'amico d'infanzia vicino di casa con cui ho passato quasi ogni giorno dagli 8 ai 13 anni, almeno (con le date mie faccio fatica). Mi riaffiorano ricordi, ancora siamo entrambi un po' disbelief. Non ci vedevamo da letteralmente dieci anni. Ripercorriamo gli amici dell'epoca, i combattimenti in un ring immaginario con le sue armi, la "grotta" vicino casa sua, il cantiere di una casa in costruzione da cui prendevamo pezzi di nascosto per fare nostri rifugi, intrufolarci nella villa di una riccona che non ci veniva mai in cui, tranciando canne di bambù giocavamo a esplorare il burrone e la vallata su cui dava, arrampicandoci fin dove si poteva per risalire, e acchiapparella in bici e altre tre miliardi di cose di un infanzia bellissima che ho avuto, magari per tutti boh, ma dopo è stato tutto in downfall, i miei schemi, il vivere a metà, sono cambiato tanto sicuramente, chissà come mi ricorda, io ricordo poco di me caratterialmente a quell'età, non ho voluto chiederglielo mi sembrava weird, ho citato una nostra amica e mi ha detto "ah la tua fidanzata" io manco ricordavo, forse ero sicuro di me (!), vai a capire che ero il boss del gruppo, non lo so ho veramente ricordi vaghi. Fatto sta che sono stra contento, anche i suoi amici sono di Monterotondo, ci siamo scambiati il numero obv. Ci ho parlato, ma è come se lo sapevo non sapendolo, probabilmente il mio inconscio si. E stavo per andarmene. E manco sapevo se andarci da solo. Mi sento invaso da retorica, se non provi non sai, meglio tentare, buttati. Adesso, per un po', che mi viene spontaneo, mi ci lascio credere.
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16 nov 2025 alle 1:23 (modificato)

@SoffioLieve

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