
Di Giorgio Armani non bisogna soltanto ricordare la sua rivoluzione nel mondo della moda, perché Re Giorgio non era soltanto questo. Era un vero milanese, a Milano ha creato il suo impero, e da Milano ha dettato legge in tema di moda, in tutto il mondo.

Non bisogna però dimenticare che nel 2008 ha preso un Olimpia Milano in rovina. La squadra di basket meneghina è la più vincente della storia italiana. Una scommessa per tutti... l'Olimpia chiude la stagione precedente al 6°posto in Serie A.
Il resto è storia: Sei Scudetti, quattro Coppe Italia e cinque Supercoppe Italiane. Poi c'è quella impresa sfiorata, il terzo posto in Eurolega. Il Forum di Assago è diventato il fortino inespugnabile delle scarpette rosse. L'Olimpia è tornato a brillare nel panorama nazionale. E tutto questo è stato possibile grazie ad Armani.

L'anno scorso sono stata all'Armani Silos, quel Armani Silos che sarà teatro dell'ultimo saluto a Re Giorgio dalla sua Milano. Feci un post su insegreto dove raccontavo l'evoluzione storica della casa di moda milanese. Lì dentro c'è la storia del gruppo Armani, ma non è un Museo, non c'è scritto da nessuna parte, ed è giusto così infondo. L'idea di museo da qualcosa di statico, ormai impresso nella storia, ma le creazioni di Armani erano soprattutto ispirazione per realizzazioni future.

Oggi ci ha lasciato un artista, un uomo di sport, ma soprattutto un grande italiano.
Addio Giorgio, e grazie di tutto.
"Anche a voi raccomando di coltivare l’amore per ciò che fate con rispetto di chi vi è vicino. Con l’amore si arriva lontano" Giorgio Armani (1934-2025)