Avatar KrissBho badge Pensamiento
PREMESSA:
È un ragionamento fatto in un momento di noia, in cui mi sono intrippato tra ricerche e chatgpt. Non sono un esperto, né ho preparato qualcosa prima di scrivere o fatto chissà quante ricerche. È più un pezzo dei miei ultimi pensieri messi in modo piuttosto casuale e confuso, quindi leggete solo se avete tempo da perdere ahaha.
Poco fa, pensando alla storia di Kirk, alle guerre attuali e simili, ho riflettuto su come possano coesistere cose come la parte morale che dice: "non si uccide, la violenza è sbagliata..." e quella emotiva che, magari vedendo un serial killer o un dittatore, dice: "vorrei fosse eliminato, la sua morte non dispiace." Ho fatto un discorso intrippante con chatgpt, arrivando alle conclusioni (almeno per ora) che morale ed emotività/realtà sono due cose separate e quasi inconciliabili.
Posso avere linee guida morali come che la pena di morte è sbagliata, ma se un serial killer che ha ucciso 20 persone venisse condannato a questa pena, non dispiacerebbe troppo. Oppure, se un dittatore che fa guerre e reprime il suo popolo morisse o venisse ucciso, probabilmente ne sarei, non dico felice, ma sollevato. Questo credo succeda perché le idee morali sono binari generali dai quali, in situazioni estreme come regimi o guerre, spesso si deraglia.
Continuando, ci si rende conto che queste "situazioni estreme" non sono rare: ogni guerra, dittatura o calpestamento di libertà è una situazione estrema, cose tutt'altro che rare oggi. Seguendo il ragionamento, in questi casi è giustificabile la violenza: per contrastare uno stato che fa del male, rovesciare un regime, protestare (anche violentemente) contro governi repressivi, ecc. La storia mostra questo: non credo che qualcuno si dispiaccia per l'uccisione di Mussolini da parte dei partigiani o per alcune azioni violente compiute da loro, così come non credo ci si dispiaccia per i politici vittime delle recenti proteste in Nepal. Ma resta violenza, quella che moralmente consideriamo sbagliata.

(ok, ho quasi finito lo spazio, devo stringere ahaha)

Per quanto deprimente, la violenza sembra alla fine l'unica cosa efficace in queste situazioni, purtroppo tutt'altro che rare. MA non bisogna mai perdere di vista i propri principi, ciò che ci rende umani e che ci permette di valutare noi stessi senza abbassarsi ai livelli del male, almeno quando possiamo scegliere...
Sostanzialmente, la violenza è oggi quasi inevitabile, intrinseca al nostro sistema di stati e confini. L'unico modo per liberarsene sarebbe un attualmente (purtroppo) utopico "governo" o "federazione" globale, in cui ci si senta abitanti della Terra prima che francesi, cinesi o americani, uniti sotto l'unica bandiera dell'umanità, riservando l'uso delle armi solo per deviare asteroidi o respingere eventuali alieni ostili ahaha.
14 hours ago

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