sono sempre quello che si fa più male in ogni situazione, sono sempre quello che ci tiene più di quanto dovrebbe.
mi attacco alle persone, mi attacco a chiunque mi mostri un minimo di rispetto.
non mi umilio per attenzioni, ma comunque queste situazioni mi indispongono, rendono impotente, ogni volta rimango a contemplare quanto un qualcosa che per gli altri è scontato, quasi indifferente, ma per me è così importante.
ci sono un sacco di cose a cui nessuno fa neanche caso che per me contano molto.
mi metto a pensare alle persone, penso sempre alle persone, a quanto a volte vorrei far parte della loro vita, di tutti quelli che mi ispirano.
c'era questo ragazzo in uni a cui volevo parlare per tipo 4 mesi, veniva dalla mia stessa città. e ci pensavo spesso a sta cosa. poi alla fine ci siamo conosciuti perché siamo capitati in un lavoro insieme, ma è rimasta una cosa molto superficiale. mi sento anche un fottuto stupido a parlarne qua, ma era per fare un esempio. dato che altri non ne posso fare perché sono troppo privati, o io troppo ossessivo.
tutto questo mi fa temere una mia incapacità di adattarmi, di comportarmi, di stare al mondo.
e mi fa stare male, perché non so come cambiare. questo non è neanche il mio problema più grande, ma solo uno di tantissimi. e il cambiamento mi indispone.
mi vergogno a esser così, mi faccio quasi schifo a volte.
penso "ma perché devo essere proprio io quello ossessivo, che non sa lasciar andare, che non sa tenere dei paletti, che non è in grado neanche di andare dalle persone che gli interessano e parlarci".