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RUBRICA 3 PERSONE CHE PIÙ AMMIRO

Lui è Pëtr Alekseevič KropotkinLa sua intelligenza è pari alla lunghezza della sua barba.
Non ci ha voluto donare la relatività, ma qualcosa di più estremo.

*L' Anarco Comunismo.*

Certo! Se lo spiegasse Kropotkin, suonerebbe più o meno così:
«comunismo senza governo — il comunismo dei liberi»: niente Stato, niente padroni, niente salari; beni e mezzi di produzione in comune, libertà politica ed economica inseparabili. *La ricchezza sociale è frutto di un lavoro collettivo accumulato nei secoli*, dunque il diritto al benessere (pane, casa, vestiti, tempo libero) spetta a tutti per nascita, non come elemosina né come salario.

La legge di fondo: la cooperazione e il mutuo appoggio sono una forza evolutiva PRIMARIA: animali e umani prosperano quando si aiutano, e le istituzioni libere nate “dal basso” ne sono la prova storica.

Niente Stato centralizzato: libere federazioni di comuni, cooperative e consigli di mestiere che si coordinano per libero accordo (free agreement), non per comando. Il comunismo che può attecchire nelle società civili moderne è quello anarchico, NON il collettivismo gestito dallo STATO.


Si supera il mercato e il salario con la distribuzione secondo il bisogno: magazzini comuni, mense, alloggi, trasporti e sanità accessibili a tutti! Con un contributo al lavoro secondo le capacità e le inclinazioni. L’abbondanza resa possibile dalla tecnologia permette di ridurre drasticamente l’orario e libera tempo per scienza, arte, vita sociale, filosofia. Come dimostra la SANTA vecchia Atene, uomini liberi dal lavoro sono in grado di comprendere la complessità della realtà. Anche i “lussi” restano, prodotti da chi li ama in associazioni volontarie.

Niente megacentri alienanti: campi, fabbriche e officine diffusi sul territorio, con agricoltura intensiva sostenuta dalla scienza e piccola industria locale; si avvicinano cervello e mano, ricerca e manifattura, per rendere le comunità autonome e resilienti.

Di fronte a una rivoluzione, priorità ai bisogni immediati: esproprio dei beni necessari, organizzazione volontaria dei servizi essenziali, distribuzione dai depositi comuni, messa in comune di terre, fabbriche e case; tutto gestito da comitati liberi e federati.

Per Kropotkin, lo Stato tende a proteggere privilegi e gerarchie; anche “in nome dell’eguaglianza” riproduce dominio e burocrazia. Solo comunismo senza Stato può conciliare libertà ed eguaglianza.

Nota onesta di Kropotkin stesso
Dopo l’esperienza russa, Kropotkin attenuò alcune speranze sulla sufficienza immediata delle risorse: L' ABBONDANZA VA COSTRUITA, NON DATA PER SCONTATA.
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1 day ago

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